Nessuna cessione sul mercato: alla fine i vertici della Fondazione Santa Lucia di Roma hanno deciso di accettare la disponibilità delle istituzioni e aprirà le porte ad una amministrazione straordinaria che consentirà l’ingresso del settore pubblico nelle strutture sanitarie dell’Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico.
Una svolta a sopresa, quella caldeggiata anche dai sindacati dei lavoratori, che è maturata a poche ore dal nuovo tavolo istituzionale tenutosi martedì 10 settembre. Decisiva potrebbe essere stata la mediazione delle istituzioni (i ministeri coinvolti e la regione Lazio) ma anche l’attenzione mediatica sull’operazione e le tante iniziative di mobilitazione: la fiaccolata, gli appelli dei sindacati sposati da ogni livello istituzionale. Alla fine, dopo un’estate rovente, la proprietà, indebitata per almeno 300 milioni secondo le stime sinora circolate, ha accettato il percorso che inevitabilmente chiama in causa anche il settore pubblico.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito l’incontro sulla Fondazione Santa Lucia come particolarmente importante e risolutivo. Ha spiegato che la proprietà ha accolto la richiesta unanime proveniente dalle forze sociali, sindacali e istituzionali di entrare in amministrazione straordinaria. Questa scelta è ritenuta dal ministro la via migliore per preservare l’attività del Santa Lucia, considerato un centro di eccellenza, e preparare i piani futuri. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di affinare le normative in collaborazione con i sindacati per assicurare che questa strada possa essere percorsa senza intoppi. Urso ha concluso che si tratta di una giornata positiva per la sanità italiana.
Dal canto loro, i rappresentanti sindacali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio hanno espresso soddisfazione per il risultato ottenuto dopo mesi di attesa, evidenziando come la decisione di accettare l’amministrazione straordinaria garantisca sia la continuità dei salari per il personale sia la cura per i pazienti. Hanno inoltre annunciato la revoca dello sciopero programmato, pur dichiarando che manterranno alta la vigilanza per assicurarsi che il percorso verso la stabilità e il rilancio della struttura sia completato con successo.
Anche il Partito Democratico del Consiglio regionale del Lazio ha accolto positivamente la decisione, considerandola un passo importante per preservare il patrimonio di competenze della Fondazione Santa Lucia nel campo della neuroriabilitazione e per garantire un futuro all’istituto, che è un vanto non solo per Roma e il Lazio, ma per tutto il Paese.
In questa puntata di Extra, il programma di approfondimento di Radio Roma News Tv, Claudio Micalizio approfondisce il tema con Paola Calcagno, segretario regionale Cimop.