Massoneria vaticana (parte 2), “A Viso Scoperto” puntata del 09/08/2024. Questa è la seconda parte, trovi la prima parte qui.
Con Don Charles Theodore Murr, già aiutante speciale del cardinale canadese Eduard Gagnon, il prelato che per conto di Paolo VI condusse un’inchiesta a tappeto sulle infiltrazioni della massoneria in Vaticano, e Flavio Pisaniello, studente di teologia e filosofia.
Don Charles Theodore Murr è autore del libro “Massoneria Vaticana” nel quale spiega i dettagli dell’inchiesta e le reazioni dei Papi e del Vaticano.
In questa seconda puntata i dettagli storici delle infiltrazioni della massoneria in Vaticano, come sono riusciti ad infiltrarsi i massoni nella Chiesa, quali di loro sono stati scoperti, che cosa si è fatto per contrastarli, come hanno reagito i diversi Papi all’inchiesta del cardinale canadese Eduard Gagnon, come hanno agito i massoni all’interno del Vaticano e perché hanno avuto libertà di azione, chi di loro occupava ruoli importanti e che cosa ha fatto. Insomma quale è stato il ruolo della massoneria in Vaticano.
I tre Papi e la massoneria
Flavio Pisaniello entra nei dettagli della nuova messa, il cui architetto era un massone, e nelle nuove dottrine.
Don Murr invece racconta che nel 1976 il cardinale Gagnon venne incaricato da Paolo VI di fare un’inchiesta approfondita sulle infiltrazioni massoniche in Vaticano, segno che lo stesso Papa che aveva concluso il Concilio Vaticano II si era reso conto di quanto fosse stato pilotato dalla massoneria. Non a caso durante l’omelia del 29 giugno 1972 – Paolo VI disse di avere la sensazione che: «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio».
Insomma Paolo VI resosi conto delle pericolose infiltrazioni massoniche in Vaticano incaricò il cardinale Gagnon, di cui Don Murr era aiutante speciale, di fare chiarezza.
L’arcivescovo Annibale Bugnini era una massone ed ebbe un ruolo decisivo nella riforma liturgica seguita al Concilio Ecumenico Vaticano II, quale segretario della commissione per la liturgia. Il 6 gennaio 1972 papa Paolo VI lo nomina arcivescovo titolare di Diocleziana, ma dopo essere stato informato della sua appartenenza alla massoneria nel 1976 Paolo VI lo inviò in Iran come nunzio apostolico.
Gagnon presentò a Paolo VI la sua indagine, l’indagine era documentatissima e le prove erano inoppugnabili ma Paolo VI, invece che porre rimedio al Concilio Vaticano II e alla nuova liturgia, disse che si sentiva troppo vecchio per fare qualcosa e di presentare la documentazione al suo successore.
Il 6 agosto 1978 muore Paolo VI. Gli succede Albino Luciani, con il nome di Giovanni Paolo I. Il suo sarà uno dei papati più brevi della storia, soltanto 33 giorni. Gagnon presentò i suoi documenti anche a Giovanni Paolo I, che ne rimase scosso e volle fare subito qualcosa, la prima mossa fu quella di rimuovere, o meglio tentare di rimuovere il cardinale Baggio che nel 1973 era stato nominato prefetto della Congregazione per i vescovi, ovvero colui che nominava i vescovi, il problema è che anche lui era un massone.
Giovanni Paolo I lo convocò per destinarlo ad altro incarico ma ne scaturì un aspro litigio perché Baggio rifiutava la decisione del Papa di trasferirlo ad altri incarichi, le urla andarono avanti per diverso tempo tanto che le guardie svizzere furono tentate di intervenire.
Tale litigio, avvenuto la sera prima della morte del pontefice, è riportato anche da don Charles Theodore Murr, segretario del cardinale canadese Édouard Joseph Gagnon, incaricato da Paolo VI di condurre una Visita Apostolica presso la Curia romana onde accertare la veridicità delle accuse mosse dai cardinali Dino Staffa e Silvio Oddi al cardinale Baggio e a monsignor Annibale Bugnini, sospettati di essere affiliati alla massoneria.
La decisione di Giovanni Paolo I di trasferire il cardinale Baggio alla sede di Venezia (appena liberata dall’elezione di Luciani a pontefice), fermamente rifiutata dal cardinale Baggio, parrebbe legata alle informazioni raccolte durante l’inchiesta svolta dal Visitatore.
In altre parole dopo questo litigio Papa Luciani si mise a dormire per non rialzarsi più.
A questo punto Gagnon presentò la sua inchiesta a Papa Giovanni Paolo II, che però trattenne la documentazione asserendo che nella chiesa tutto andava bene.
Don Charles Theodore Murr
Charles Theodore Murr è nato nel Minnesota nel 1950. È il maggiore di sette fratelli. Si è laureato nel 1971 con 110 e lode in lingue romanze al Saint Norbert College (Seint Nourber College), nel Wisconsin. Venne ordinato sacerdote il 13 maggio del 1977 dal cardinale Pericle Felici nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma. Lavorò dal 1976 al 1979 come aiutante speciale del cardinale canadese Eduard Gagnon, il prelato che per conto di Paolo VI condusse un’inchiesta a tappeto sulle infiltrazioni massoniche in Vaticano. Nel 1978 fu inviato a Beirut, in Libano, per aiutare nei negoziati per giungere alla liberazione dell’arcivescovo di Tiro, Jusef el Kori. Autore di quattordici libri, è anche musicista e insegnante. Ha fondato un orfanatrofio in Messico.
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it