Energia green in ambito domestico, quanto ne sappiamo?
Ospite in collegamento: Daniele Iudicone, esperto in energie rinnovabili
Pieno agosto, si sfiorano i 40° e moltissime città sono da bollino rosso ormai da settimane. Ma se tanti italiani sono saliti in macchina e sono pronti a refrigerarsi magari in mare o in montagna, sono anche tantissimi quelli che trascorreranno l’estate a casa.
Difficile tuttavia, se non impossibile, restare a casa senza accendere l’ormai immancabile condizionatore. È uno strumento presente quasi in ogni casa, una vera e propria salvezza con le temperature a cui stiamo assistendo nell’ultimo mese e mezzo: il 48,8% delle famiglie italiane ne possiede uno. Ma è altrettanto importante, se parliamo di consumi energetici, saper usare questo strumento nel modo corretto.
Una gestione responsabile, infatti, riduce la bolletta e soprattutto le emissioni di CO2. E allora come ridurre i consumi energetici e, in vista delle vacanze, minimizzare gli sprechi quando si parte?
“Innanzitutto diciamo che è sbagliato fare questo: rientrare a casa e azionare il condizionatore alla massima potenza, – ha spiegato Daniele Iudicone – chiaramente cerchiamo un refrigerio immediato, ma questo ci farà consumare tantissima energia. La cosa migliore da fare, invece, è impostare in modalità deumidificatore intorno anche ai 25°. Il deumidificatore toglie l’acqua presente nell’aria, che è poi quello che ci fa sentire maggiormente l’afa, dandoci la sensazione di sollievo”.
“Quando si parte invece – ha continuato Iudicone – è essenziale staccare dalla corrente il condizionatore perché comunque continua a consumare energia, anche se spento. Stessa cosa con i caricabatterie lasciati attaccati alle prese, in questo modo riduciamo i consumi e avremo una bolletta più leggera”.
Consigli utili che ben si inquadrano in quella rivoluzione energetica di cui si parla così spesso: ma in Italia a che punto siamo? Siamo pronti a diventare davvero più green? “Siamo prontissimi – ha sottolineato Iudicone – proprio perché ce lo permette la nostra posizione geografica. Qualcuno ha definito l’Italia l’Arabia Saudita delle energie rinnovabili: siamo circondati dal mare, abbiamo un’ottima ventilazione e tanto sole. Tutte caratteristiche ci permettono di investire nel campo delle rinnovabili, è anche vero però che bisogna cambiare approccio e anche cultura”.