Il Vaticano vuole il silenzio di Padre Janvier Gbénou. A Viso Scoperto estratto puntata del 13/05/2024.

Trovi la puntata integrale qui.

Padre Janvier Gbénou – Father Jesusmary Missigbètò già sospeso a divinis ora rischia la riduzione allo stato laicale, il Vaticano lo accusa ma non porta le prove, forse perché Padre Janvier Gbénou ha ragione o forse perché le sue parole non sono confutabili da un punto di vista della fede?

Il Vaticano lo ha invitato più volte a non criticare pubblicamente Papa Francesco, ma Padre Janvier Gbénou dopo avere chiesto una correzione filiale in privato non ha avuto altra strada che denunciare pubblicamente gli errori e le eresie di Bergoglio. Nonostante le 5 minacce di morte, una delle quali pronunciata direttamente da un sacerdote (è così che si comporta un sacerdote del Vaticano?), Padre Janvier Gbénou non ha alcuna intenzione di restare in silenzio, al contrario continuerà a gridare la verità anche attraverso i media internazionali.

L’udienza era fissata per l’8 maggio, ma proprio a causa delle minacce ricevute Padre Janvier Gbénou ha deciso di non presentarsi per non mettere in pericolo la propria vita, ha però mandato una lettera dove tra le altre cose sottolinea l’irregolarità del procedimento a suo carico e chiede che gli siano fornite le prove dell’accusa.

Il Vaticano mi dia le prove della sua accusa

Questa la lettera di Padre Janvier Gbénou a Sua Eccellenza Serge Abdoulaye Sissoko, vicario dell’Opus Dei:

9 maggio 2024: la mia lettera al vicario dell’Opus Dei…

Sua Eccellenza Serge Abdoulaye Sissoko,

Felice Giorno dell’Ascensione!

Ti scrivo solo per farti due domande. Ecco la prima: l’udienza dell’8 maggio 2024 si è tenuta ad Abidjan alle 15:00?

Molto sinceramente, spero che la vostra risposta sia “no”, altrimenti ci sarebbe una palese violazione dei canoni 18, 1526 e 1720 del Codice di Diritto Canonico:

Canone 18 – Le leggi che stabiliscono una sanzione o limitano il libero esercizio dei diritti o contengono un’eccezione alla legge sono interpretate rigorosamente.

Canone 1526 – § 1. L’onere della prova è su chi la reclama.

Canone 1720 – Se l’Ordinario ritiene necessario un decreto extragiudiziale: 1 notificherà l’accusato e le prove dandogli la possibilità di difendersi, a meno che l’imputato regolarmente citato non abbia trascurato di comparire.

Come potete ben vedere, questi canonici richiedono una rigida applicazione del Diritto Canonico, il che significa che fino a quando non mi mostrerete le prove dell’accusa, nessuna udienza potrà essere Nelle mie precedenti lettere ho rivendicato questa prova ma fino ad oggi non mi avete inviato nulla.

Alla presenza della Santissima Trinità e della Vergine Maria, vi prego in ginocchio di essere onesti intellettualmente e moralmente: posso avere le prove dell’accusa?

Affettuosamente,

abJ.

Attribuzione immagine di copertina: Jean-Paul Laurens, Public domain, via Wikimedia Commons