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Immobili green o tasche al verde? (3/04/2024)

 

 

La UE impone le case “green”, ma a restare al verde saranno le tasche degli italiani?

Le case green devastano l’economia e non salveranno di certo il pianeta titolava “La Verità” il 16 marzo 2024, L’ingegnere nucleare Ugo Spezia boccia la direttiva europea: «È una misura ideologica imposta dai Verdi: i suoi effetti su Pil, famiglie e imprese saranno tragici. E poi è antiscientifica: non influisce sul cambiamento climatico». L’intervista è di Maurizio Caverzan e questa una delle risposte di Ugo Spezia: «È l’ennesima imposizione finalizzata, in teoria, a contrastare i cambiamenti climatici. Ma è scientificamente dimostrato che i cambiamenti climatici non dipendono dalle emissioni di Co2. Anzi, è vero il contrario: l’aumento della temperatura media globale che, peraltro, resta tutto da dimostrare determina l’aumento della temperatura media degli oceani, che a sua volta causa la liberazione in atmosfera di parte della Co2 disciolta negli oceani. Quindi è l’aumento di temperatura a generare la Co2, non il contrario.

Ma c’è un’altra considerazione che dovrebbe indurre alla razionalità anche chi di scienza capisce poco. L’Europa è attualmente responsabile del 7% delle emissioni di Co2 a livello mondiale e le emissioni del resto del mondo stanno aumentando del 7% all’anno. Quindi, anche se l’Europa azzerasse oggi le proprie emissioni, entro un anno questa riduzione sarebbe annullata da quelle del resto del mondo. Alla luce di queste cifre, le pare che la politica climatica dell’Unione europea abbia senso?».

Continuiamo con una serie di articoli de “La Verità”, il Green new deal manderà in rovina la classe media e i governi lo sanno. Uno studio commissionato da Parigi rivela: la transizione climatica frenerà l’economia e farà impennare le tasse.

È già iniziata la stangata sui mutui di chi non possiede una casa green. Con le surroghe rate meno care del 25% ma solo per gli appartamenti ecologici. La ghigliottina europea ha diviso il mercato in due penalizzando i redditi bassi. Grandi fondi pronti a fare shopping nel nostro Paese

La casa green costa 60.000 euro e i mutui salgono. La direttiva Ue stringe i proprietari in un una morsa. O ristruttureranno, o vedranno il loro immobile svalutarsi anche del 40%. Non solo: già oggi i prestiti per gli edifici in classe A e B sono più convenienti. E la tendenza è destinata solo a peggiorare.

Case green, lavoro e stretta sulle stalle. L’Ue finge la svolta, ma non cambia linea, abitazioni a emissioni 0 entro il 2050, con poche deroghe.

Repubblica invece ci informa sullo stop agli incentivi fiscali per le caldaie a gas dal prossimo anno e sul divieto di installazione dal 2040. Sempre più pannelli sui tetti e avvio di piani di ristrutturazione nazionale per centrare i target stabiliti a livello europeo con la direttiva case green. Ora che il testo è stato approvato inizia il conto alla rovescia per trasformare il patrimonio edilizio nazionale in edifici a zero emissioni entro il 2050.

Quando il green dà alla testa: Londra in cella chi viola le norme green

Londra choc: in cella chi viola le norme green. Proposta che divide pure i conservatori. Un anno di carcere o multa fino a 15.000 sterline per chi non rende l’abitazione a emissioni zero. Mentre a Berlino a partire da gennaio gli impianti di riscaldamento dovranno essere alimentati per il 65% da rinnovabili.

Tutto questo per ridurre le emissioni di CO2, nonostante sia scientificamente dimostrato che i cambiamenti climatici non dipendono dalle emissioni di Co2, e nonostante il fatto che anche se la UE azzerasse le emissioni, la concentrazione di CO2 in atmosfera non diminuirebbe. (L’articolo prosegue dopo l’immagine).

green, auto elettrica prende fuoco al semaforo
green, auto elettrica prende fuoco al semaforo

Il green e i fiumi di plastica

La Lagarde parla dell’impronta di carbonio, il gelo al Nord scopre il bluff delle rinnovabili. Con l’inverno in Finlandia le temperature sono scese anche a -40 gradi portando i consumi ai massimi: la produzione di eolico e idroelettrico è crollata e i prezzi sono schizzati. Senza lo zoccolo duro di nucleare e gas, sistema sociale saltato e gente al freddo.

La puntata prosegue sull’inquinamento da plastica e le stralunate trovate delle UE per combatterlo. Vediamo un impressionante filmato di Green Me sul Rio Motagua, il fiume più grande del Guatemala che soffre di una serie di circostanze e sfide che hanno portato a una fonte significativa di inquinamento da plastica nell’oceano dall’interno e dai dintorni di Città del Guatemala. Un fiume di plastica e il tentativo di ripulirlo.
I computer inquinano e l’Ue abbatte le mucche, scrive Belpietro su “La Verità” del 31 gennaio 2024: “la CO2 rilasciata nell’atmosfera dall’industria digitale crescerà nei prossimi quindici anni del 775 per cento, passando dall’1,6 del 2017 al 14 per cento. In altre parole, le molto intelligenti misure imposte ai cittadini da Bruxelles saranno rese inutili dall’intelligenza artificiale.

A scoprire che l’impatto degli elaboratori elettronici, oltre a consumare una quantità mostruosa di acqua, avrà un impatto anche sull’ambiente è stato un laboratorio cinese, della famigerata città di Wuhan, quella del Covid. Ma la ricerca è stata pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature, secondo la quale se il settore digitale fosse una nazione, sarebbe al quinto posto tra i Paesi che nel globo emettono più anidride carbonica, contribuendo al 3,8 per cento del totale. In pratica, le tecnologie digitali inquinano quattro volte più della Francia. Tutto ciò senza considerare che lo

smaltimento dei prodotti tecnologici è destinato a far salire i gas serra immessi nell’atmosfera, visto che nel giro di un decennio è atteso un incremento dei rifiuti elettronici di circa il 50 per cento.

Insomma, l’innovazione procede spedita verso un maggior inquinamento, ma per l’Europa e il problema restano le flatulenze delle vacche. E poi ci si stupisce se spernacchiano Bruxelles”.

La puntata prosegue con altre notizie sulle ecoderive europee e nel finale il mio intervento alla giornata di commemorazione delle vittime del “Covid”.

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