Genitore 1 e Genitore 2, una questione che ha fatto discutere e continua a farlo, molti italiani che schierati da una parte o dall’altra si danno battaglia per impedire la distruzione della famiglia, a detta loro. Duante la puntata, fatta di opinione che non sempre vengono apprezzate, il conduttore cerca di spiegare il motivo principale per cui la corte d’appello ha confermato l’utilizzo di Genitore 1 e Genitore 2 sulla carta d’identità. Di seguito la notizia:

La Corte d’Appello di Roma ha confermato una sentenza del 2022 con cui una coppia di donne aveva vinto un ricorso contro un decreto approvato nel 2019 da Matteo Salvini, che all’epoca era ministro dell’Interno e oggi è ministro dei Trasporti: il decreto, tuttora in vigore, prevede la dicitura “madre” e “padre” per la carta di identità dei figli e delle figlie minorenni al posto di “genitori”

In primo grado il Tribunale ha accolto la richiesta delle mamme, dichiarando illegittimo il decreto e facendo presente che il documento emesso era a rischio di “falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico”. Ora la Corte d’Appello ha confermato la decisione stabilendo che il decreto viola la Costituzione Italiana che, come sappiamo, stabilisce all’articolo 3 che“tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e all’articolo 30 che “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”.

Non verrà utilizzata, però, la famosa formula “genitore 1 e genitore 2”, ma semplicemente quella di “genitore”.