Mentre a mezzanotte è cessata l’ordinanza con le misure precauzionali adottate a salvaguardia della salute pubblica dopo l’incendio divampato il 24 Dicembre nell’impianto Tmb1 di Malagrotta, segno che le condizioni consentono ora di fare cessare ogni limitazione e pericolo per la popolazione, ora si riorganizza il lavoro, perché quei rifiuti che venivano conferiti nell’impianto ora saranno lavorati nelle strutture di via Romagnoli e Ponte Malnome, ben 500 tonnellate. Questo l’esito dell’accordo trovato ieri sera da Ama e dai sindacati: i due impianti lavoreranno a ciclo continuo con la continuità del servizio garantita dal reimpiego di circa 50 operatori della ditta privata E. Giovi (che lavoravano presso il tmb di Malagrotta), che affiancheranno i dipendenti aziendali in forza alle due strutture. Questo, è stato spiegato, è il modo migliore per garantire la continuità del servizio e sopperire all’incendio. L’accordo ha ridisegnato l’organizzazione e l’assetto turnistico e dimensionale dei due siti interessati al fine di renderli adeguati allo standard produttivo. In particolare, è stato previsto un incremento complessivo di circa 50 unità attraverso il reimpiego del personale esterno della ditta E-Giovi operante su Malagrotta, combinato anche con piani di crescita professionale riservati al personale degli Impianti Ama e reimpieghi di personale Ama.