Proseguono le indagini sull’incendio nell’impianto di smaltimento di rifiuti di Malagrotta, che assorbiva il 25% dell’indifferenziata prodotta nella Capitale (600 tonnellate al giorno da ricollocare altrove). La Procura di Roma ieri ha aperto un fascicolo per rogo doloso e proceduto al sequestro delle telecamere di sorveglianza presenti e disposto ulteriori accertamenti tecnici. Ma ora c’è un altro problema, il rischio di destabilizzare il ciclo di raccolta dei rifiuti nei giorni più critici fino a Capodanno e all’Epifania con il 32% di turisti in più attesi per la notte di San Silvestro, complice il Concertone gratuito al Circo Massimo. Dall’azienda Ama assicurano che si sta lavorando senza sosta alla ricerca di soluzioni, spingendo al massimo sulle leve interne e provando a stringere nuovi accordi per lo smaltimento fuori Regione. L’impegno coinvolge tutti i livelli istituzionali (sindaco, Regione, governo), ma la corsa contro il tempo – è lo scenario peggiore paventato dai sindacati – potrebbe non riuscire a contenere l’onda d’urto provocata dal rogo. Già ieri, a Ponte Malnome, si sono registrate le prime code di camion in attesa di scaricare i rifiuti nella stazione di trasferenza. A segnalare le criticità i rappresentanti dei lavoratori, che temono che la situazione possa peggiorare nei prossimi giorni. Stamane i sindacati incontrano i vertici della municipalizzata per mettere a punto un immediato piano di riorganizzazione.