C’è attesa per il verdetto di martedì a Parigi: Roma punta ad ottenere l‘Esposizione internazionale con forza. Un obiettivo che la Capitale vuole centrare con il piano messo a punto dal Comitato Roma Expo 2030, guidato dal presidente, l‘ambasciatore Giampiero Massolo, e dal dg, Giuseppe Scognamiglio, e con il lavoro di squadra di tutte le istituzioni.
“Noi abbiamo fatto il massimo – ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – io, il presidente della Regione, la presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica: il sistema Paese. Tutti si sono impegnati: ora bisogna vedere se questo lavoro porterà voti”.
Le rivali sono agguerrite nella caccia ai 182 voti dei Paesi che martedì dovranno scegliere la città regina. Contro Roma ci sono la sudcoreana Busan ma soprattutto la saudita Riad, che con la sua potenza economica è riuscita ad arrivare persino sulle maglie della As Roma. Sulla monarchia saudita però pesa una reputazione internazionale compromessa rispetto ai diritti umani, quelli delle donne, della comunità lgbt+, il numero delle esecuzioni capitali, tanto da spingere solo pochi mesi fa 15 organizzazioni per i diritti umani a scrivere agli Stati membri del Bie chiedendo di non votare per la capitale mediorientale.