L’asilo nido chiude e ventisei educatrici saranno licenziate. Succede a Val Cannuta, in uno dei nidi in concessione di Roma Capitale. La struttura, nella quale verranno effettuati alcuni lavori di riqualificazione grazie ai fondi del Pnrr, non è stata rimessa a bando dal Comune: così alla fine della concessione, il 30 giugno, chiuderà i battenti. Le lavoratrici si ritroveranno senza occupazione, tra loro anche due donne in maternità, mentre gli oltre cento bambini che frequentano quel nido per il prossimo anno scolastico saranno ricollocati altrove. Non saranno ovviamente possibili nuove iscrizioni e il quartiere dovrà rinunciare ad una delle strutture dedicate ai piccoli da 0 a 3 anni. Una doccia fredda per educatrici ed insegnanti, per le famiglie ignare della chiusura totale causa lavori. Denuncia la Flc Cgil: “È difficile non notare come paradossalmente i finanziamenti del Pnrr, che dovrebbero contribuire a rafforzare l’occupazione, in questo caso eliminano posti di lavoro. Le lavoratrici del Nido di Val Cannuta sono vittime di una decisione che si traduce in un grave colpo all’occupazione femminile”. Da qui la richiesta di un dialogo costruttivo attraverso il quale trovare soluzioni che preservino sia i posti di lavoro delle 26 lavoratrici, sia il diritto delle famiglie di usufruire di un servizio oggi indispensabile sia il diritto delle bambine e dei bambini di frequentare un percorso di crescita in continuità.