Il governo sta inviando agli enti ecclesiastici proprietari di immobili la notifica del marzo scorso con la quale la Commissione europea ha invitato lo Stato italiano a riscuotere, almeno parzialmente, l’Ici dovuta in quegli anni dagli enti ecclesiastici illegalmente esentati. L’imposta non pagata si configurerebbe infatti come un illegittimo aiuto di Stato, che andrebbe di conseguenza restituito. Secondo un dossier preparato dallo studio legale che fece il primo ricorso contro l’esenzione Ici per la Chiesa, in collaborazione con l’Anci, solo a Roma gli immobili di proprietà di enti ecclesiastici che potrebbero essere stati illegalmente esentati sono circa 300, tra alberghi e ostelli. Ma a questi bisogna aggiungerne almeno 220, se si includono le scuole private cattoliche e le case di cura e di assistenza. In totale, dunque, 520 immobili utilizzati tra il 2006 e il 2011 per attività commerciali profittevoli, ma esentati dall’Ici. L’imposta da versare solo a Roma, per quei sei anni, ammonterebbe ad un miliardo di euro.