Nella Roma «dal cuore grande, che vuole trasformarsi rimanendo sé stessa» il progetto di maggiore impatto «per il superamento dell’emergenza rifiuti» è il termovalorizzatore da 600mila tonnellate. Ieri il sindaco, Roberto Gualtieri, che all’Auditorium Parco della Musica ha snocciolato per quasi un’ora e mezza i risultati raggiunti nel 2023 e gli obiettivi da realizzare entro la fine della consiliatura, ha annunciato la pubblicazione della gara per la realizzazione dell’impianto – uno dei passaggi più applauditi alla presentazione del Secondo rapporto alla città – «da 67,7 megawatt, equivalenti al fabbisogno energetico di 200mila famiglie, e in grado di catturare oltre il 90% delle sostanze inquinanti». Il valore stimato della concessione è di 7 miliardi e 400 milioni. L’investimento sfiora il miliardo: oltre 37 milioni per il progetto di fattibilità, 819 milioni per la realizzazione, 26 milioni per la sicurezza e 153 milioni per la manodopera, questi ultimi due costi «non soggetti a ribasso». Sono in fase di completamento anche altri impianti, dai biodigestori a quelli per la valorizzazione dei materiali differenziati, inseriti nella strategia globale con l’obiettivo «discarica zero». Una volta che tutte le leve saranno state attivate, si potranno «risparmiare 100 milioni l’anno dal 2028, che verranno utilizzati per migliorare la pulizia e ridurre la Tari dal 2026-27». L’attenzione di Gualtieri è rivolta anche al rinnovamento di Ama e al potenziamento dei trasporti.