Nel luglio di quattro anni fa sparò al cognato, Antonio Casamonica, per vendicare una precedente aggressione da parte sua. Un agguato in piena regola in viale dei Caduti della Resistenza, a Spinaceto: la vittima fu raggiunta da due proiettili all’avambraccio destro e al bacino. Casamonica, fratello di Mafalda, moglie dell’autore della spedizione punitiva, fu ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Sant’Eugenio. Oggi i magistrati della Direzione distrettuale antimafia e la Squadra mobile hanno accertato che ad aiutare Luca Giampà nel raid fu Francesco Marinacci, uno dei boss arrestati ieri mattina nel corso di un’operazione che ha sgominato due gruppi di spaccio che si spartivano gli affari illeciti fra Nettuno e Pomezia. Spaccio e violenza: era questo il marchio di fabbrica che voleva imporre il gruppo di Marinacci per farsi rispettare.